Home page
LA NOTTE E I SUOI SEGRETI
   
 
 

Chissà perché, quando mi sono avvicinato alla subacquea, ho quasi subito sentito fortissimo il desiderio di immergermi di notte.
Credo che questo desiderio sia comune a moltissimi sub, se non proprio a tutti. La curiosità, mista alla paura del buio, è qualcosa che ci attanaglia e ci fa vivere l’esperienza notturna in maniera coinvolgente, alle prime esperienze oserei quasi dire sconvolgente .

Cerchiamo di esaminare, non necessariamente nei minimi dettagli, l’organizzazione, in assoluta sicurezza, di un immersione  dopo il calar del sole.
Nella preparazione dell’attrezzatura, dovremmo prestare particolare attenzione ad alcune dotazioni che magari di giorno non sono fondamentali.

Logicamente mi riferisco ai sistemi di illuminazione.
Durante una notturna potrebbe essere necessario, se non obbligatorio, disporre di due torce, quella principale e una di scorta, da riporre in una tasca del gav, nel caso si verificasse un malfunzionamento della prima. Stesso ragionamento che si adotta, normalmente, per gli erogatori.
E’ chiaro che questa fase della preparazione è importantissima, perché se il nostro sistema di illuminazione non fosse perfetto l’intera immersione ne risulterebbe pregiudicata.

Per la preparazione del resto dell’attrezzatura avremo cura di controllare, come al solito, la carica delle bombole e il perfetto funzionamento ed efficienza di tutti gli altri componenti. Sarebbe preferibile montare il gruppo Ara prima che faccia buio. Fare questa operazione con la luce del sole può evitare di commettere errori o dimenticanze provocate dal buio.

A questo punto, non ci resta che aspettare la notte, ricordandoci, nella programmazione dell’immersione di non spingersi troppo profondi, non solo per motivi di sicurezza, ma anche e soprattutto perché la vita marina notturna si concentra di più fra la superficie e i 10-15 metri.

Qui si assiste a un vero e proprio affollamento di animali di tutte le taglie e dimensioni. Una qualsiasi parete del mediterraneo, che di giorno potrebbe apparire inanimata, di notte pullula di gamberetti, aragoste, polpi e pesci di ogni genere, tutti incantati e quasi ipnotizzati dal fascio di luce delle torce. A tutto ciò si aggiunge il vantaggio che alle basse profondità il tempo di immersione in curva aumenta notevolmente permettendoci, nelle belle serate estive, di fare immersioni lunghe oltre un'ora.

E dunque, la notte è calata, la luna ci guarda, entriamo in acqua affascinati dalla nuova avventura. Una volta immersi, rilassiamoci e godiamoci ciò che incontriamo. Il buio ci circonda e il fascio di luce della nostra torcia ci permette la visione di colori meravigliosi e di animali che di giorno sarebbero praticamente inavvicinabili.

Attenzione a non toccare il fondo, soprattutto se fangoso o sabbioso, potremmo sollevare sedimento che creerebbe sospensione e cattiva visibilità. Cautela anche nel contatto con gli animali. Evitiamo di toccarli a tutti i costi.
Provate solo per un istante a chiudere gli occhi e tentate di immaginare lo scenario incredibile che ci si potrebbe presentare di fronte: “Siamo immersi, la temperatura dell’acqua è perfetta, la visibilità ottima, proviamo a guardarci intorno restando fermi alla nostra profondità, tutto intorno a noi è buio, ‘tagliato’ solo dal fascio di luce della nostra torcia e di quella del compagno, il silenzio la fa da padrone, ancor di più avvalorato e avvertibile dalla notte e da quello che essa comporta. Iniziamo la nostra ‘passeggiata’ buttando, di tanto in tanto, lo sguardo verso quella parte di acqua non attraversata dalla luce delle torce: sembra di essere in un altro mondo, in un'altra dimensione.
Il mistero, la paura, quel senso di disorientamento che il buio, il mare e la sua vita  possono scatenare, ci spaventa e ci affascina allo stesso tempo. Ed è proprio di queste sensazioni che è fatta la subacquea, ricordiamo sempre questo motto: “prendiamo solo emozioni e lasciamo solo bolle”.
e-mail
back